15 feb
2013

Uno scherzo di Carnevale?!

<p>Uno scherzo di Carnevale?!</p>

Al termine di “Carnevalissima”, anteprima irrinunciabile al Carnevale ponsammartinese, ancora con il sorriso sulle labbra e, cosa ancora più importante, con l’animo rasserenato dal genuino e disinteressato impegno di giovani talenti naïfs, l’attenzione di molti è stata attirata dalla presenza, sui tavolini dell’atrio, di fogli dal contenuto perlomeno curioso. I fogli lasciati all’Auditorium sono privi d’intestazione chiara, ma in compenso si aprono con un’affermazione, a dir poco, presuntuosa: “Il Carnevale siamo noi.” Dopo il pomposo ”Ave, popolo del Carnevale!”, è presentata un’iniziativa che dapprima “blandisce”: “… tenetevi pronti per posare in una fotografia che affiderà ai posteri il ricordo del vostro personale contributo al Carnevale di Pont-Saint-Martin. ”

Proseguendo nella lettura, si scopre che la proposta non viene da uno dei tanti appassionati di fotografia che vi si dedicano con passione, per hobby e per condividere gli scatti migliori, senza chiedere nulla in cambio… L’iniziativa viene, invece, da uno studio professionale che propone una “mostra allestita per le vie del paese, per promuovere il nostro Carnevale e farlo conoscere anche ai turisti di passaggio nei mesi estivi”. Però, che bella idea! Sicuramente, sarà nata all’interno dei tanti gruppi, anonimi e disinteressati, che, per mesi e mesi, lavorano per apportare migliorie agli addobbi e alle strutture del proprio rione, che nei giorni di Carnevale cambia definizione e, in modo filologicamente corretto, diventa un’Insula della Roma dei Cesari, i cui abitanti, a decine, sfilano in toga e tunica, a testimoniare il loro attaccamento al ‘Nostro Carnevale’… A proposito, dove ha sede lo studio professionale da cui parte l’idea? Sicuramente sarà uno dei tre o quattro fotografi professionisti che svolgono la loro attività a Pont-Saint-Martin! Neanche per sogno: lo studio è di Quart! E allora, perché mai nel volantino si parla del ‘nostro’ Carnevale?

A ben guardare, continuando nella lettura, piuttosto lunga e ’fumosa’, si apprende che partner dello studio fotografico è la Biblioteca Comunale che “provvederà all’organizzazione dell’evento, mettendo a disposizione i locali dove saranno realizzate le riprese fotografiche”. A questo punto la sorpresa diventa sconcerto! Come mai un’iniziativa della Biblioteca Comunale non vede il coinvolgimento diretto di nessuna delle numerose associazioni, a partire dalla Pro Loco, che rendono vivo e sempre giovane il Carnevale di Pont-Saint-Martin? In compenso un comunicato stampa, partito dalla Biblioteca, ha fatto in modo che la notizia fosse lanciata dai settimanali regionali (non tutti, si badi bene!) per sorprendere anche quelli che ne sarebbero dovuti essere informati per primi…

Cercando di dare delle risposte ai tanti interrogativi che ci stanno arrovellando, ne troviamo finalmente una: a coloro che aderiranno alla ‘iniziativa’, per ogni foto, meglio per “ogni scatto”, sarà richiesto “un contributo economico di una cifra compresa, a seconda del numero dei partecipanti, tra 50 e 80 euro” Però! E che cosa verrà in cambio di tale cifra a coloro che dovessero accettare la proposta? “…questa somma dà diritto a ricevere il file ad alta risoluzione e una (dicasi una!) stampa fotografica di formato 20x30 cm”.

Come s’è detto gli ‘scatti’ si effettuerebbero nei locali della Biblioteca, dove verrebbero messi a disposizione degli interessati “6 fondali di grandi dimensioni per ricreare l’ambientazione del mondo antico”! Ma come? Da sempre, fotografi amatoriali e professionisti del settore hanno trovato nel Ponte Romano sul Lys un fondale di grande valore artistico, autenticamente antico e meravigliosamente elegante per ritrarre scene di vita comunitaria o momenti privati di particolare intensità. In occasione del Carnevale, poi, i momenti salienti sono incentrati tutti intorno al ponte: ripreso a luce naturale, con giochi ed effetti particolari, tra i lampi dei fuochi artificiali e le scintille del rogo del Diavolo e ora ci vengono a proporre di “posare” in studio su “fondali” artefatti, a Carnevale finito!

Quel che lascia perplessi è che, a quanto risulta dal “volantino”, l’iniziativa privata, di un’azienda non di Pont-Saint-Martin, sia sostenuta dalla locale Biblioteca; che le riprese non saranno effettuate a titolo gratuito, ma pagate, come una qualsiasi prestazione commerciale, da quegli stessi ‘volontari del ‘nostro autentico Carnevale’ che per tutto l’anno lavorano gratis et amore… Carnevalis e che con tale iniziativa dovrebbero addirittura pagare di tasca loro, per finanziare un’attività lucrativa di uno ‘studio professionale’! Ce n’è abbastanza per pensare ad una ‘speculazione’ che, giocando sull’amore per il Carnevale dei ponsammartinesi e sul pizzico di narcisismo latente in ciascuno, tende a sfruttare questi elementi, per trarne un vantaggio economico individuale, non certamente della collettività!

Meglio pensare che il tutto sia stato dettato dallo spirito goliardico di un buontempone in vena di scherzi che, essendo tipici del periodo carnevalesco, cessano automaticamente di avere un senso con l’inizio della Quaresima…

Pertanto, archiviata anche l’edizione n° 103, c’è veramente da augurarsi che nessuno sia tanto ingenuo da rispondere all’invito che mira a rendere uno ‘stereotipo’ e un ‘falso storico’ un fenomeno vivo, spontaneo e mai uguale a se stesso come il Carnevale di Pont-Saint-Martin, che è ‘nostro’ perché nasce dallo spirito del luogo, non certamente perché acquistato a suon di lire o di euro che dir si voglia!

(di Margherita Barsimi - presidente Consorteria delle Ninfe del Lys)

Edizione del Carnevale 2013

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