I Personaggi del Carnevale
Diavolo
Il Diavolo, Satana, Belzebù, è il personaggio principale del Carnevale di Pont-Saint-Martin.
Colui che ne riveste il ruolo, nei quattro giorni di feste carnevalesche, impersona il Diavolo beffato da San Martino che gli fa costruire il magnifico ponte ma, alla resa dei conti, non gli concede il premio pattuito come vuole la più classica delle leggende.
Vestito con il costume rosso fuoco, cuffia con corna rosse e lunga coda strisciante, mantello svolazzante nero e rosso, tridente bicolore, dimostra in ogni momento il proprio carattere irriverente ed inquieto. In opposizione a San Martino, mite e cortese, si mostra agitatissimo, furioso: con risate sgangherate ed urli agghiaccianti chiama a raccolta i suoi invisibili diavoli e scorrazza per strada, scompigliando il severo corteo. Durante la fagiolata, apprezza i fagioli, si sa, solo perché sono flatulenti e servono anch'essi per spargere abbondante odor di zolfo… Nelle serate svolge il ruolo di tentatore e, a suo piacimento, si diverte ad insidiare la Ninfa, le Ancelle ed altre gentili dame.
Durante la fiaccolata del Martedì Grasso, ha tutti gli occhi puntati sulla sua persona. Infatti precede la sfilata e arrivato sul culmine del ponte romano, deve lanciare un urlo spettacolare, mostrandosi sulla spalletta, mentre il fantoccio che lo raffigura brucia sotto l'arcata del ponte. A partire da quel momento, il Diavolo Satana ha terminato il proprio mandato e dovrebbe sparire nel nulla…
tratto da:
L. PRAMOTTON - S. MINIOTTI
Il Diavolo e San Martino
Musumeci Editore, 1988
(Immagine: Foto della vetrata realizzata dagli studenti dell'Istituto d'Arte di Aosta)
Cenni Storici
Pare che il Diavolo sia di casa in Valle d'Aosta almeno dall'epoca del Cristianesimo e che abbia avuto degna dimora proprio nella Valle del Lys, come narrano numerose leggende.
L'unica notizia storica, invece, risale ad un processo, intentato contro di lui, nel 1601, dal curato di Pettinengo, certo Annibale Serra di Vigliano, per liberare la terra di Issime.
I diavoli Astraroth e Acheron e la loro legione, di ben 6.666 demoni, avevano infestato il vallone di San Grato di Issime a causa di un voto non esaudito dalla popolazione. Astraroth venne visto in persona dall'esorcista Serra che lo descrisse.
Corna e coda da bue, piedi e mani da orso, viso da scimmia, denti aguzzi e tutto il resto del corpo nudo, con pelle simile a quella del serpente. Il 26 gennaio 1601 il Diavolo fu sconfitto con una sentenza di maledizione e scomparve da quei luoghi per sempre.
tratto da:
L. PRAMOTTON - S. MINIOTTI
Il Diavolo e San Martino
Musumeci Editore, 1988